Anche quest'estate il Gruppo Locale dei volontari di Greenpeace Bari sarà presente con un banchetto informativo durante le tre serate del Giovinazzo Rock Festival, uno dei principali eventi rock dell'estate pugliese, che si terrà il 30-31 luglio e 1 agosto sempre a partire dalle ore 21 nell'Area Mercatale di Giovinazzo.
Importanti presenze del panorama rock italiano anche in questa edizione. Questo il programma:
30 luglio Main Stage: dEUS - Aucan // Alter Stage: Eels on Heels - Clivage
31 luglio Main Stage: NADA (feat. The Zen Circus e F.Motta dei Criminal Jokers) - Fujiya & Miyagi - Simone Piva & ViolaVelluto // Alter Stage: Dimartino - Big Charlie
1 agosto Main Stage: CASINO ROYALE - Brunori Sas - Acquasumarte // Alter Stage: Dirty Beaches - Mai Personal Mood
Cercate di esser puntuali, i concerti inizieranno alle 21 per rispettare gli orari e la chiusura nei tre giorni alle 24.
Vi aspettiamo come sempre numerosi per un evento totalmente gratuito!
Update: album foto
Link utili:
Pagina ufficiale Facebook del Festival
Mappa per raggiungere l'evento
Gli appuntamenti di Greenpeace GL Bari
venerdì 29 luglio 2011
martedì 19 luglio 2011
Biocarburanti. Fai un pieno d'estinzione!
Lo sapevi che facendo un pieno di diesel in Europa, senza saperlo, diventi complice dei cambiamenti climatici, della deforestazione e dell’estinzione della tigre di Sumatra?! In un nuovo rapporto abbiamo scoperto che il diesel europeo viene regolarmente miscelato con i biocarburanti più dannosi per le foreste, cioè quelli prodotti da colza, soia e olio di palma... La produzione di biocarburanti, infatti, può accelerare i fenomeni di deforestazione, a causa del cambio indiretto dell'uso dei suoli.
Facciamo un esempio: quando questo processo coinvolge terre già destinate all'uso agricolo, si verifica la necessità di "spostare" la produzione agricola altrove. Purtroppo, troppo spesso questo accade a scapito delle foreste e comporta un ulteriore aumento delle emissioni di gas serra prodotto dalla degradazione di estese aree verdi.
Per redigere il nostro rapporto "Metti (l’estinzione di) un tigre nel motore" abbiamo raccolto 92 campioni di diesel in stazioni di servizio (anche qui a Bari) delle principali compagnie (tra cui Esso, Agip, Shell) in nove Paesi europei e li abbiamo inviati ad un laboratorio tedesco specializzato nelle analisi dei carburanti. Tra i campioni, quelli con la maggiore percentuale di biocarburanti – tra il 5 e il 7 % - sono stati trovati in Francia, Germania, Italia, Svezia e Austria. Mentre in Francia la coltura più utilizzata è la soia, in Italia è stata riscontrata un’altissima percentuale di olio di palma.
La colpa? È dell’Unione Europea, che spinge per l’adozione cieca dei biocarburanti senza distinguere tra quelli che aiutano il clima e quelli che invece sono un pericolo per il Pianeta. Servono subito leggi in grado di limitare l’uso di quei biocarburanti che distruggono clima e foreste e di favorire soluzioni più efficienti.
Greenpeace chiede pertanto:
Facciamo un esempio: quando questo processo coinvolge terre già destinate all'uso agricolo, si verifica la necessità di "spostare" la produzione agricola altrove. Purtroppo, troppo spesso questo accade a scapito delle foreste e comporta un ulteriore aumento delle emissioni di gas serra prodotto dalla degradazione di estese aree verdi.
Per redigere il nostro rapporto "Metti (l’estinzione di) un tigre nel motore" abbiamo raccolto 92 campioni di diesel in stazioni di servizio (anche qui a Bari) delle principali compagnie (tra cui Esso, Agip, Shell) in nove Paesi europei e li abbiamo inviati ad un laboratorio tedesco specializzato nelle analisi dei carburanti. Tra i campioni, quelli con la maggiore percentuale di biocarburanti – tra il 5 e il 7 % - sono stati trovati in Francia, Germania, Italia, Svezia e Austria. Mentre in Francia la coltura più utilizzata è la soia, in Italia è stata riscontrata un’altissima percentuale di olio di palma.

Greenpeace chiede pertanto:
- l’introduzione di normative vincolanti per aumentare l’efficienza dei motori e ridurre l’uso di ogni tipo di carburante, inclusi i biocarburanti;
- una legislazione che obblighi i produttori di energia a calcolare le emissioni dei biocarburanti includendo quelle derivanti dal cambio d’uso dei suoli indiretto;
- che per il raggiungimento degli obiettivi di abbattimento delle emissioni stabiliti nei Piani Energetici degli Stati membri non vengano tenuti in considerazione quei biocarburanti che non garantiscono una reale riduzione delle emissioni rispetto ai carburanti convenzionali.
Per leggere tutti i dettagli dell'indagine scarica il rapporto in pdf
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venerdì 8 luglio 2011
Incontro pubblico @Trani
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