"MEGLIO MORIRE DI CANCRO CHE DI FAME è la frase agghiacciante che si sussurra fra le persone e grida dai muri".
Un docufilm sui drammi quotidiani nel «quadrilatero della morte», tra Augusta, Priolo e Siracusa, dove uno dei petrolchimici più grandi d’Europa provoca morte e disastri ambientali legati alle fonti fossili.
Durante la serata è intervenuto uno degli autori, Alfonso Pinto, che ci ha parlato di questo docufilm che racconta un territorio, quello della provincia di Siracusa, che a settant’anni dall’arrivo delle prime raffinerie sembra essere stato abbandonato a sé stesso e all’inquinamento del cielo, della terra e del mare.
Costruito attorno agli abitanti che resistono e a quelli ridotti invece al silenzio e alla rassegnazione, Toxicily si avventura sulle tracce di una zona sacrificata sull’altare del progresso, della modernità e della mondializzazione.