Il tribunale di Murmansk, in Russia, ha ordinato due mesi di custodia cautelare per gli attivisti e membri dell’equipaggio dell’Arctic Sunrise – tra cui l’italiano Cristian D’Alessandro - in attesa dell’esito delle indagini sul reato di pirateria. L’accusa è stata mossa dall'autorità giudiziaria russa in seguito alla protesta pacifica di Greenpeace contro le trivellazioni in Artico. Cristian, 32 anni, napoletano, è uno dei volontari a bordo della rompighiaccio Arctic Sunrise di Greenpeace, abbordata illegalmente in acque internazionali la scorsa settimana prima di essere trainata nel porto russo di Murmansk. Così come gli altri attivisti e membri dell’equipaggio, anche il nostro volontario Cristian sarà sottoposto a custodia cautelare per due mesi mentre le autorità indagano sull'assurdo reato di pirateria. Questo è un tentativo agghiacciante di intimidirci e mettere a tacere una protesta pacifica, ma noi resisteremo e faremo ogni sforzo possibile per continuare ad informare l’opinione pubblica sui veri pericoli delle trivellazioni nell’Artico.
I 28 attivisti di Greenpeace, insieme ad un fotografo e cameraman freelance, sono stati ammanettati e portati nella sede della corte di Murmansk, dove sono rimasti in prigione alla presenza di interpreti inadeguati.
Il Direttore Esecutivo di Greenpeace International Kumi Naidoo ha dichiarato: «Queste detenzioni sono come l’industria petrolifere russa: una reliquia del passato. I nostri pacifici attivisti oggi si trovano in prigione per aver acceso i riflettori sui pericolosi piani di Gazprom. L’Artico si sta sciogliendo davanti ai nostri occhi e questi coraggiosi attivisti si ribellano contro coloro che vogliono trivellare. Io sono qui ad esprimere la mia solidarietà ai 30 attivisti insieme a milioni di persone. Le loro azioni sono giustificate dalla spregevole incapacità dei governi del mondo di proteggere i loro popoli dale minacce del cambiamento climatico. Noi non ci lasceremo intimidire e ci appelleremo contro queste detenzioni, e insieme vinceremo». Tra gli attivisti in custodia anche Peter Willcox, il capitano americano della Rainbow Warrior che venne bombardata dagli agenti del governo francese nella Nuova Zelanda nel 1985. La lista completa degli attivisti si trova qui http://www.greenpeace.org/international/en/news/Blogs/makingwaves/arctic-30-to-be-held-in-russian-jail-pending-/blog/46788/
700 mila persone hanno scritto alle ambasciate russe di tutto il mondo da quando la nave è stata sequestrate una settimana fa, e Greenpeace sta organizzando proteste in diverse città di tutto il mondo. Puoi firmare l'appello anche tu da questo link: http://www.greenpeace.org/italy/it/libera-i-nostri-attivisti/
Greenpeace insiste sul fatto che il possibile reato di pirateria è ingiustificato e che le autorità russe hanno abbordato l’Arctic Sunrise illegalmente in acque internazionali. Molti esperti di diritto internazionale condividono questa linea, qui trovi le motivazioni e l'elenco dei firmatari: http://www.greenpeace.org/international/Global/international/briefings/other/Statement-of-concern.pdf
Gli appuntamenti di Greenpeace GL Bari
lunedì 30 settembre 2013
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