Nonostante la pioggia battente tanti volontari, cittadini e attivisti di altre associazioni territoriali di Brindisi e Taranto che hanno organizzato il presidio, come i No al Carbone Brindisi e No TAP erano presenti e hanno esposto le motivazioni di tali richieste.
Proprio i No al Carbone Brindisi hanno riassunto in questo comunicato che riportiamo qui sotto il senso del presidio.
"Stiamo creando una rete di cuori e di teste pensanti , di cittadini consapevoli dell'unicità di questi territori ricchi di cultura, di paesaggi mozzafiato, di terreni fertili e spiagge da sogno, di arte, di porti storici e accoglienti. Non ci manca nulla se non ciò che ci è stato scippato. Bisogna ripartire da questo. Dobbiamo iniziare col riprenderci gli spazi, la terra, la costa e persino l'aria che ci hanno sottratto, che hanno sporcato, che hanno violentato. Dobbiamo ricostruirne la dignità e la bellezza. Ripartire consapevoli finalmente delle nostre potenzialità perché un'economia sana non può basarsi su modelli imposti ma deve nascere e svilupparsi rispettando tipicità , storia e cultura di ogni territorio. Il ricatto occupazionale è ormai smascherato ed è talmente crudele ed illogico da non poter essere più accettato. Qual è il prezzo di un posto di lavoro se questo avvelena e uccide? Perché voler salvare aziende impattanti, se oltre ad inquinare soffocano tante potenzialità lavorative, allontanano il turismo, rendono improduttivi tanti terreni agricoli e bloccano le attività conserviere e vinicole un tempo floride? C'è in tante realtà del Sud una nuova consapevolezza, un fermento di idee e di voglia di cambiamento. C'è soprattutto la voglia di riprenderci il nostro futuro, di colorarlo coi nostri colori e i nostri profumi. Possiamo farcela, dobbiamo. E oggi, uniti ancora una volta in una battaglia giusta , la sensazione è che ci stiamo già riuscendo." [dal blog NAC: http://noalcarbonebrindisi.blogspot.it/2014/04/un-presidio-sotto-la-pioggia-battente.html]
Nessun commento:
Posta un commento