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venerdì 7 ottobre 2016

Parte da Bari il tour della Rainbow Warrior

Si chiama “Accendiamo il sole” il tour della Rainbow Warrior per informare i cittadini delle potenzialità delle energie rinnovabili e chiedere al governo un impegno concreto per salvare il clima. 
Con una conferenza stampa a Bari, il 4 ottobre è iniziato il tour italiano della nave ammiraglia di Greenpeace, che è stata aperta al pubblico nel porto piccolo di Monopoli (Bari) nelle giornate del 4 e 5 ottobre, durante i quali circa mille persone, compresi tantissimi bimbi delle scuole di Monopoli, hanno visitato la nave accompagnati dai volontari dei gruppo locali di Bari, Lecce e San Ferdinando di Puglia.

Uno dei gruppi di bimbi saliti per visitare la nave
La nave è poi ripartita alla volta di Catania, dove sarà aperta alle visite sabato 8 (dalle 11:30 alle 20) e domenica 9 (dalle 10:30 alle 18).
Il 15-16 ottobre, invece, sarà a Lampedusa per consegnare i pannelli solari acquistati grazie al crowdfunding “Accendiamo il sole”, con il quale in soli 15 giorni sono stati raccolti i 30 mila euro necessari per regalare all'isola di Lampedusa un impianto fotovoltaico da 40 kilowatt. Un’iniziativa promossa nell'ambito dei festeggiamenti per il trentesimo compleanno di Greenpeace Italia, nata a Roma nel luglio 1986.
L’impianto che verrà finanziato tramite il crowdfunding è completamente autorizzato da oltre un anno, ma è bloccato a causa di lungaggini burocratiche nei processi autorizzativi che non hanno permesso l’accesso ai fondi di finanziamento. Greenpeace, grazie all'aiuto di quasi mille donatori, sbloccherà questa situazione. Un piccolo passo verso un futuro rinnovabile.
La metà della popolazione dell’Unione europea, circa 264 milioni di persone, potrebbe produrre la propria elettricità autonomamente e da fonti rinnovabili entro il 2050, soddisfacendo così il 45 per cento della domanda comunitaria di energia. È quanto dimostra il report scientifico “The Potential for Energy Citizens in the European Union”, redatto dall'istituto di ricerca ambientale CE Delft per conto di Greenpeace, Federazione Europea per le Energie Rinnovabili (EREF), Friends of the Earth Europe e REScoop.eu e presentato la settimana scorsa.
Il potenziale dell’autoconsumo e della generazione distribuita in Italia è alto, e questo studio lo dimostra. Purtroppo il governo, con provvedimenti specifici come la riforma della tariffa elettrica, sta mettendo in ginocchio il settore delle energie rinnovabili, e in particolare quello dei piccoli produttori domestici. Matteo Renzi ha dichiarato che entro fine mandato il 50 per cento dell’elettricità nazionale sarà prodotta da fonti rinnovabili.
La Rainbow Warrior nel porto di Monopoli

Con questo tour vogliamo ricordargli che non deve rimanere solo un annuncio, bisogna incentivare tutti i cittadini a produrre la propria energia. In Italia gli energy citizens potrebbero produrre il 34 per cento dell’elettricità entro il 2050, grazie al contributo di oltre 26 milioni di persone. In particolare il 37 per cento di tale produzione potrebbe arrivare da impianti domestici, e la stessa percentuale da cooperative energetiche, il 25 per cento sarebbe il contributo delle piccole e medie imprese, mentre appena l’1 per cento proverrebbe da enti pubblici.
Maggiori dettagli su www.accendiamoilsole.it

Gallery foto Open Boat a Monopoli

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