Adesso non vediamo l’ora di poter parlare con lui. Un ringraziamento va naturalmente al Ministero degli Affari Esteri e alla rappresentanza diplomatica a Mosca per il loro prezioso aiuto.
Appresa la notizia, la madre di Cristian, Raffaella, ha commentato: "Siamo davvero felici che Cristian possa finalmente uscire dal centro di detenzione in cui è stato negli ultimi due mesi. Come madre, questo è di grande conforto per me, e rappresenta un primo passo importante per dimostrare che mio figlio non ha commesso nessuno dei crimini per i quali lui e i suoi compagni sono accusati".
Tra tante buone notizie, una negativa: questa mattina la Corte di Murmansk ha rigettato l'appello contro il sequestro della nostra rompighiaccio Arctic Sunrise da parte delle autorità russe. Una decisione che riteniamo sbagliata e che viola sia il diritto russo che le leggi internazionali.
Ora aspettiamo che tutti gli attivisti, incluso l’australiano Colin Russel a cui la libertà su cauzione è stata negata, escano dal carcere. Siamo sollevati, ma non stiamo festeggiando. Non ci fermeremo fino a che non saranno ritirate le accuse per TUTTI gli Arctic30 e fino a che non sarà consentito a TUTTI di tornare a casa dalle proprie famiglie.
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