Greenpeace Italia

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venerdì 6 marzo 2015

il Movimento Decrescita Felice incontra Greenpeace

Il pomeriggio del 5 Marzo i volontari baresi di Greenpeace hanno partecipato ad un evento organizzato dal Movimento Decrescita Felice (MDF) di Bari presso la Libreria Campus.
L'incontro, moderato da Patty L'Abbate, ha avuto inizio con l'intervento di Antonio Aprile sul tema "Il progresso secondo Pier Paolo Pasolini”, definito dallo stesso Aprile come uno dei precursori della Decrescita Felice.
E difatti Pasolini scriveva sul Corriere della Sera del 1 febbraio 1975: "Nei primi anni sessanta, a causa dell'inquinamento dell'aria, e, soprattutto, in campagna, a causa dell'inquinamento dell'acqua (gli azzurri fiumi e le rogge trasparenti) sono cominciate a scomparire le lucciole. Il fenomeno è stato fulmineo e folgorante. Dopo pochi anni le lucciole non c'erano più. (Sono ora un ricordo, abbastanza straziante, del passato: e un uomo anziano che abbia un tale ricordo, non può riconoscere nei nuovi giovani se stesso giovane, e dunque non può più avere i bei rimpianti di una volta)."
Un pensiero che anticipava di molti anni movimenti e pensieri ecologisti, che solo successivamente si sono diffusi nella nostra nazione.

E' stata poi la volta del coordinatore del gruppo locale che, dopo aver presentato Greenpeace, ha interagito con il pubblico presente in libreria. Le principali tematiche affrontate nel dibattito hanno riguardato la situazione energetica italiana e mondiale. In particolare si è discusso sull'attuale Strategia Energetica Nazionale che mira ad utilizzare tutte le riserve petrolifere presenti nel territorio nazionale. Greenpeace, impegnata attivamente con la campagna “Non è un Paese per fossili”, ha lanciato una petizione online (http://www.greenpeace.org/italy/non-fossilizziamoci) per chiedere ai cittadini italiani di firmare una Dichiarazione di Indipendenza dalle fonti fossili.
Si è parlato anche del calo del prezzo del petrolio che ha avuto effetti sulle trivellazioni nell'Artico e sulle tecniche di estrazione di gas naturale e petrolio dalle rocce di scisto (fracking), rendendo tali pratiche economicamente sconvenienti. Ma Greenpeace chiede una soluzione definitiva e con la campagna Save The Arctic, chiede ai leader mondiali di creare un Santuario globale protetto nell'area disabitata attorno al Polo Nord, e di istituire il divieto di trivellazioni petrolifere e di pesca distruttiva nelle delicate acque dell'Artico.
Ma non sono solo la tecnologia e la politica a dover cambiare - e neppure solo l’energia. Il comportamento individuale, lo stile di vita e la cultura hanno una notevole influenza sul consumo di energia e sulla quantità di emissioni, con un potenziale di riduzione elevato in alcuni settori. Cambiamenti nei modelli di consumo, nelle diete (con la riduzione degli sprechi alimentari) possono diminuire notevolmente le emissioni di CO2.
Come sottolineato da Antonio Aprile, Pasolini nel 1975 poneva l’attenzione sulla scomparsa delle lucciole a causa dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua. Oggi lo stesso pericolo riguarda le api. Greenpeace con la campagna Salviamo Le Api chiede di salvaguardare gli insetti impollinatori con la messa al bando degli insetticidi che ne rappresentano una grave minaccia. Difatti queste sostanze chimiche, progettate appunto per uccidere gli insetti, sono utilizzate specialmente nelle aree agricole, dove le api e gli altri insetti impollinatori vivono e svolgono il loro prezioso lavoro di impollinazione.

Un incontro intenso, ricco di argomenti e spunti interessanti per tutti i presenti, con la speranza di aver avviato un ragionamento e delle riflessioni utili per migliorare l'atteggiamento di tutti, anche nei piccoli gesti della vita quotidiana.

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