Il film è tratto dalla vera storia di Afrin, giovane orfana abitante in un villaggio, ormai scomparso, adiacente al fiume Brahmaputra, nel Bangladesh.
Questo è il settimo paese più vulnerabile al mondo ai cambiamenti climatici causati da forti cicloni tropicali che producono caldo, umidità e successivamente potenti inondazioni.
Tante famiglie e giovani ragazzi come Afrin sono costrette a smembrarsi e fuggire dai loro villaggi a causa di queste condizioni meteorologiche sempre più gravi.
La proiezione ha riscosso un ottimo successo di pubblico presente, ma soprattutto in interessante e vivace dibattito successivamente alla proiezione del film, che ha visto protagonisti, oltre al regista e la produzione, anche rappresentanti di Amnesty, Greenpeace e Ucca.
Le proiezioni continuano in tante altre città, che vedranno ancora per alcune tappe la presenza del regista, oltre alle rappresentanze delle organizzazioni come Greenpeace che hanno patrocinato il film.
Se volete partecipare anche voi alle nostre attività e diventare volontarie e volontari del gruppo locale, potete inviarci una email a: gl.bari@greenpeace.it
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