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giovedì 14 maggio 2009

Ostuni tra i possibili siti nucleari

Dopo l’approvazione del DDL 1195 che dà sei mesi al governo per definire i criteri per la localizzazione dei siti nucleari, Greenpeace diffonde tre “carte nucleari” ormai dimenticate: la carta del CNEN (poi diventato Enea), che era la risultante di varie carte tematiche elaborate negli anni settanta, una mappa ENEA sulla vulnerabilità delle aree costiere ai cambiamenti climatici l’elaborazione GIS per la localizzazione del deposito nazionale per le scorie nucleari, elaborata dalla “task force” ad hoc del 1999-2000.

Ieri, sul quotidiano "La Repubblica" è stato pubblicato un dossier elaborato proprio sulla base delle mappe nucleari diffuse da Greenpeace. L'articolo ha scatenato reazioni immediate nelle Regioni più a rischio. Al momento Sardegna, Puglia e Piemonte si sono dichiarate preoccupate e non disponibili a ospitare centrali e scorie nucleari. Greenpeace continuerà a fare campagna contro il nucleare e a opporci a questa sciagurata scelta del governo.

Potete leggere i comunicati stampa del Comune di Ostuni e le dichiarazioni dell'assessore Losappio e del presidente Vendola della Regione Puglia:

http://www.urpcomunediostuni.it/main/ComunicatiStampa/docs/2009/maggio/Nucleare.htm
http://www.regione.puglia.it/index.php?page=pressregione&id=6254&opz=display
http://www.affaritaliani.it/economia/nucleare_vendola_puglia130509.html


Su Facebook - Greenpeace gruppo locale di Bari, abbiamo pubblicato le mappe diffuse da Greenpeace