Tra maggio e giugno, grazie al contributo dei suoi volontari, Greenpeace Italia ha organizzato in sette spiagge italiane - Bari, Napoli, Trieste, Palermo, Fiumicino, Chioggia e Parco Regionale di San Rossore – la raccolta e la catalogazione dei rifiuti in plastica per categoria merceologica (imballaggi per alimenti, l’igiene domestico o personale), tipologia di plastica (polimero) e, laddove possibile, marchio di appartenenza.
I volontari baresi, insieme all'associazione Retake Bari, si sono concentrati nella zona a sud della spiaggia di Pane e Pomodoro, dove sono stati trovati importanti quantitativi di polistirolo e di contenitori in plastica, come si evince anche nel dettaglio per tipologia all'interno del report.
Un’operazione condotta seguendo il protocollo del Brand Audit, messo a punto dalla coalizione Break Free From Plastic e replicato su scala globale dalle organizzazioni che ne fanno parte.
I dati ottenuti, contenuti nel rapporto “Stessa spiaggia, stessa plastica”, mostrano come circa l’80 percento degli imballaggi e contenitori in plastica per cui è stato possibile identificare i marchi di appartenenza sia riconducibile proprio a marchi come Coca Cola, San Benedetto, Ferrero, Nestlé, Haribo e Unilever.
Qui il rapporto Stessa spiaggia, stessa plastica
Gli appuntamenti di Greenpeace GL Bari
venerdì 27 luglio 2018
Stessa spiaggia, stessa plastica
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