Greenpeace Italia

Gli appuntamenti di Greenpeace GL Bari

lunedì 18 dicembre 2017

Premiazione scuole - progetto Foreste

Scuola Marconi
Tra fine novembre e i primi giorni di dicembre, i volontari del gruppo locale di Bari di Greenpeace si sono recati presso le scuole Don Bosco e Marconi per premiare i bimbi che hanno partecipato, durante l'autunno, al contest inserito nell'ambito del progetto di sensibilizzazione per la tutela della Grande Foresta del Nord, grande il doppio della Foresta Amazzonica. La foresta del Nord è la casa di Popolazioni Indigene e di tante specie animali come cervi, ghiottoni, linci, lupi, gufi, renne e grizzly.

Scuola Don Bosco


Per l'industria della carta e del legname questo paradiso terrestre è solo una miniera da sfruttare. Essity, la multinazionale proprietaria del marchio Tempo, si rifornisce da aziende che stanno disboscando preziose aree di questa foresta: alberi secolari vengono distrutti per diventare prodotti usa-e-getta. La Grande Foresta del Nord è un patrimonio da preservare ed è importante partire proprio dai bimbi per sensibilizzare su una tematica così importante per il nostro Pianeta.

Nelle due cerimonie abbiamo piantumato due alberi di melograno biologico nei giardini delle scuole, come buon auspicio per il futuro e per lasciare una piccola traccia tangibile della breve, ma feconda, collaborazione con i due istituti scolastici.

giovedì 7 dicembre 2017

MakeSMTNGH a Bari

Il 5 e 6 dicembre i volontari di Bari hanno partecipato a due laboratori organizzati presso Spazio13 ed inseriti nella Make Something Week, una settimana di eventi creativi tenuti in tutto il Mondo in cui abbiamo scambiato, riciclato, creato e condiviso. Gli eventi pubblici ospitati da Greenpeace nell’ambito della MAKE SMTHNG Week si sono svolti a Pechino, Berlino, Hong Kong, Nairobi, Londra, Madrid, San Sebastian, Mosca, Atene, Taipei e Buenos Aires e in Italia a Roma e Milano.
I workshop sono progettati per insegnare competenze facilmente applicabili, per condividere le esperienze e mettere in contatto i makers con il pubblico. L'unica regola condivisa da tutti gli eventi è quella di astenersi dall’acquisto di nuovi prodotti, ma utilizzare ciò che è già in nostro possesso.
XMAS PUPPETS LAB è il primo laboratorio, dove Ermelinda Granato ci ha insegnato come creare simpatici pupazzi di Natale con feltro, ago, filo e fantasia.

XMAS XL è stato il secondo laboratorio, a cura di Giuseppe e Laura di La Puglia racconta, durante il quale con pluriball, colori e vari tipi di carta i partecipanti hanno creato delle decorazioni natalizie in formato davvero XL!
Gli eventi della MAKE SMTHNG non sono eventi commerciali e nessun prodotto sarà venduto. Inoltre, MAKE SMTHNG Week dà la possibilità a chiunque pratica l'upcycling, la riparazione, la condivisione, lo scambio e l’autoproduzione - nei settori della moda, della tecnologia, della famiglia, della decorazione e dei giocattoli - di creare il proprio evento e condividerlo sulla piattaforma web dedicata e sui social media utilizzando l’hashtag #makesmthng.

Per decenni Greenpeace ha sfidato le grandi aziende chiedendo modelli produttivi sostenibili e privi di sostanze chimiche pericolose per l’ambiente e per la salute. Ora Greenpeace sfida anche l'attuale modello di consumo “usa e getta”, rivolgendosi direttamente ai consumatori. Produciamo e consumiamo troppo: dalla moda alla tecnologia, al cibo, alla plastica monouso, ai giocattoli e alle auto.
Sosteniamo con forza la necessità di modificare questo stile di vita, che consuma più risorse rispetto a quelle che il Pianeta può garantire ed invitiamo tutti a prendere in considerazione la possibilità di sfruttare più a lungo le risorse già in nostro possesso.

lunedì 13 novembre 2017

Flash mob «Il diesel è la vera minaccia per i nostri polmoni»

I volontari di Greenpeace hanno organizzato il giorno 11 novembre un flash mob in 23 città italiane, per denunciare l’impatto ambientale e sanitario dei veicoli diesel sulle nostre strade. Ai semafori delle vie più trafficate o congestionate i volontari hanno ironicamente fatto pubblicità a un nuovo prodotto, un detersivo di nome “Diesel”, testato sui nostri polmoni, che lava più grigio di ogni altro sapone.
Hanno poi distribuito volantini e piccoli ritagli di stoffa, brandelli di tessuti stesi all’aperto per settimane e ingrigiti dallo smog, per evidenziare quanto l’aria che respiriamo nelle nostre città possa scurire anche i capi più bianchi.
A BARI i volontari dell’organizzazione ambientalista hanno svolto attività di sensibilizzazione in Viale Einaudi nei pressi di Parco 2 Giugno, soprattutto tra gli automobilisti, categoria tra le più esposte alle emissioni del traffico veicolare, protagonisti ma anche vittime di un sistema di mobilità costoso, malsano, inefficiente.

Greenpeace sta in particolare puntando la sua attenzione su un inquinante specifico della mobilità a gasolio, il biossido di azoto, che secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente è responsabile nel nostro Paese di oltre 17 mila casi di morte prematura l’anno.
I danni che le auto diesel arrecano all’ambiente e a tutti noi, nonché il disastro del Dieselgate, non sono certo da imputare a chi ha comprato un’auto a gasolio, ma alle aziende che hanno ingannato i consumatori e ai governi che glielo hanno consentito. Se quei veicoli avessero avuto problemi all'impianto frenante, all'airbag o cose simili sarebbero stati immediatamente richiamati dalle aziende per verifiche, controlli o sostituzioni. Invece hanno solo il “piccolo difetto” di emettere fino a 14 volte i valori dichiarati di un gas cancerogeno. E sono ancora sulle nostre strade, senza che nessuno prenda provvedimenti.

Nelle scorse settimane Greenpeace ha avviato una campagna per chiedere ai sindaci delle quattro città più colpite dai fumi dei diesel – Milano, Torino, Palermo e Roma – di impegnarsi per limitare progressivamente la circolazione nei loro centri urbani di questi veicoli altamente inquinanti, fino a prevederne, entro la fine del loro mandato, lo stop definitivo. Questo bando non danneggerà in alcun modo i consumatori e sarà, al contrario, a beneficio di tutti. L’organizzazione ambientalista ha inoltre messo a disposizione di tutti un kit di mobilitazione per costruire dal basso, in ogni città, una Rete No Diesel e chiedere al proprio sindaco misure progressive di bando del diesel. È nelle città che l’inquinamento atmosferico e il suo impatto sulla salute, specialmente quella dei nostri figli, hanno raggiunto soglie critiche che impongono azioni immediate.

venerdì 10 novembre 2017

Ogni respiro è un rischio

Recenti ricerche hanno fornito prove sufficienti a dimostrare che l’esposizione ad uno specifico inquinante generato dai combustibili fossili, il biossido di azoto (NO₂), ha un impatto diretto sulla nostra salute e sulla mortalità. La principale fonte di emissione di NO₂ nei centri urbani è il sistema dei trasporti alimentato con combustibili fossili e in particolare le automobili diesel.
In Europa, ogni anno, circa 78.000 morti premature sono causate dal NO₂. L’Italia è il Paese con il più alto numero assoluto di morti premature (17.290) e con il più alto tasso di mortalità in eccesso (0,28 ogni 1000 abitanti), quasi il doppio rispetto alla media europea (0,15).
Ogni aumento dell’esposizione a questo inquinante è correlato ad un un maggior rischio per la nostra salute: non esiste un livello di esposizione che possa essere considerato sicuro. Respirare aria pulita è un diritto, è arrivato il momento di far compiere alle nostre città un deciso passo in avanti verso il futuro, fermando i diesel nelle nostre città.

Consulta i dati dei monitoraggi effettuati da Greenpeace nei pressi di dieci scuole di Roma.

Tutte le info ➡️ http://www.greenpeace.org/italy/it/Cosa-puoi-fare-tu/partecipa/stop-diesel/

Se vuoi costruire dal basso una #ReteNoDiesel, ecco un kit di strumenti di mobilitazione per lanciare e diffondere la tua campagna. ➡️ https://goo.gl/yKssey

venerdì 3 novembre 2017

Progetto foreste nelle scuole elementari

SALVIAMO LA GRANDE FORESTA DEL NORD! Questo il titolo della campagna di Greenpeace attiva da alcuni mesi per tutelare uno dei principali polmoni verdi del nostro Pianeta.
Difatti enormi estensioni di alberi che hanno svettato per decenni, o addirittura per secoli, vengono abbattuti per produrre fazzoletti o asciugatutto che verranno usati per qualche secondo e poi gettati via: questa è la drammatica verità dietro fazzoletti, carta igienica, asciugatutto e tovaglioli prodotti da Essity, il principale produttore di questi articoli in Europa, secondo nel settore a livello mondiale.
Anche per questo motivo i volontari baresi sono stati presso alcune classi elementari della città, con degli incontri mirati nel sensibilizzare anche i più piccoli delle terze elementari. Abbiamo chiesto ai bambini di aiutare l’Orsetto Olly, che abita nella Grande Foresta del Nord, a salvare la sua casa in pericolo a causa dell’uomo.
I bambini hanno scelto di essere amici di Olly e della Grande Foresta con gesti concreti come il NON SPRECARE CARTA e, qualora dovessero usarla, di acquistare quaderni, fazzoletti, carta igienica e fogli di CARTA RICICLATA NON SBIANCATA.
Il nostro ciclo di visite si è concluso in questi giorni presso la Scuola Primaria “Marconi”, qui a Bari.
A breve tutti i gruppi locali italiani che hanno sviluppato il progetto, selezioneranno i disegni più belli (in realtà sono tutti bellissimi), che parteciperanno al contest nazionale di Greenpeace Italia. Di questi i migliori tre riceveranno in dono un albero da piantare insieme ai volontari il giorno della Festa dell'Albero, il prossimo 25 novembre.

lunedì 16 ottobre 2017

La foresta vale più di un fazzoletto!

Lo scorso sabato i volontari di Greenpeace hanno effettuato un'attività di sensibilizzazione creativa nei supermercati di 23 città italiane, per informare i cittadini sui pericoli che corre la Grande Foresta del Nord, ovvero l’ecosistema forestale boreale, a causa della produzione di articoli di carta usa e getta come i fazzoletti. I volontari hanno lasciato tra gli scaffali dei supermercati dei cartoncini con la scritta “TEMPO – Non gettare via le foreste”, per chiedere al marchio di tissue - ovvero di articoli come fazzoletti, carta igienica, asciugatutto e tovaglioli - e alla sua casa madre, la multinazionale svedese Essity, di eliminare dalla propria filiera i fornitori coinvolti nella distruzione di aree importanti della Grande Foresta del Nord in Svezia, Finlandia e Russia.

Chiediamo a Essity di rivedere la propria politica di approvvigionamento, in modo da contribuire alla protezione della foresta Boreale e dei diritti delle Popolazioni Indigene che la abitano. «ìL'azienda deve aumentare l'uso di fibre riciclate nella sua produzione di fazzoletti, carta igienica, asciugatutto e tovaglioli e comunque non deve usare mai fibre provenienti da foreste ad Alto Valore di Conservazione.

A Bari i volontari hanno inoltre distribuito materiale informativo a Parco 2 Giugno, con suggerimenti su quanto ognuno di noi può fare ogni giorno, in concreto, per difendere foreste così importanti per il clima e la biodiversità del Pianeta. È importante innanzi tutto prendere coscienza dell’origine delle materie prime dei prodotti tissue che acquistiamo.
Scegliere prodotti di carta 100% riciclata post consumo e non sbiancata è già un ottimo passo in avanti. Inoltre, quando è possibile, è meglio utilizzare prodotti durevoli come tovaglioli e canovacci di stoffa, invece che prodotti monouso.

Petizione online di Greenpeace

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martedì 3 ottobre 2017

Quiz Solare!

Alcuni volontari presenti al gazebo in via Argiro
Lo scorso 30 settembre, i volontari di Greenpeace hanno organizzato attività di sensibilizzazione in 19 città italiane, compresa Bari, invitando i cittadini a partecipare a un “solar quiz”, un modo divertente per testare il grado di conoscenza sul mondo dell'energia solare e degli energy citizen, ovvero chi produce in casa almeno parte dell’energia che consuma.
I volontari hanno inoltre distribuito una guida realizzata in collaborazione con Italia Solare, con informazioni pratiche su come diventare proprio un energy citizen. Dal costo dei pannelli al loro smaltimento, dalla possibilità di utilizzare energia di notte a come installare il fotovoltaico in condominio, in questa guida Greenpeace e Italia Solare hanno raccolto soluzioni e risposte a tutte le domande più frequenti sull’energia solare.
una delle tante partecipanti al nostro Quiz
A Bari il gazebo di Greenpeace era presente in Via Argiro angolo Corso Vittorio Emanuele e sono state davvero tantissime le persone che hanno partecipato al nostro quiz solare e quasi tutti hanno risposto correttamente, vincendo i nostri gadget in premio :)
Il Pianeta si sta scaldando a ritmi insostenibili, e gli eventi meteorologici estremi sempre più forti e frequenti ce lo ricordano tragicamente. Enormi sono le responsabilità di governi e grandi aziende, ma ognuno di noi può e deve fare qualcosa per contribuire a cambiare l’attuale modello energetico, che ci tiene vincolati ad energie inquinati e costose. Ogni cittadino può installare il proprio impianto fotovoltaico, fare efficienza energetica, oppure diventare membro di una cooperativa 100% rinnovabile. L’energia solare, inoltre, non fa bene solamente alla salute del Pianeta, ma conviene anche economicamente, visto che dopo aver ammortizzato l’investimento iniziale è possibile avere energia “gratuita” per almeno 15 anni.

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lunedì 25 settembre 2017

Quiz Solare in arrivo @Bari

I volontari di Greenpeace del gruppo locale di Bari saranno a disposizione dei cittadini per un'iniziativa di sensibilizzazione sulle energie rinnovabili. Vi forniremo le informazioni di base sulle opportunità di autoproduzione di energia elettrica nell'ottica di diventare degli Energy citizens, cittadini che producono in autonomia l'energia di cui necessitano.
Vi mostreremo dei piccoli e concreti esempi pratici, ma soprattutto potrete giocare con noi al nostro ☀ QUIZ SOLARE! ☀ per scoprire che è tutto molto più facile di quanto sembri! Potrete testare la vostra conoscenza in materia di energia solare, pannelli ed impianti fotovoltaici e VINCERE ECLUSIVI GADGET GREENPEACE :) oltre alla nostra "Guida solare", contenente informazioni sull'installazione, la manutenzione, i costi, lo smaltimento e l'efficienza di un impianto solare domestico.
La rivoluzione energetica è possibile! ☀🌈
La partecipazione è gratutita. 
Vi aspettiamo in via Argiro angolo Corso Vittorio Emanuele!💚

Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/534515490246994

mercoledì 23 agosto 2017

Una lunga estate calda

L'ondata di calore di quest'ennesima, anomala, estate sta distruggendo il patrimonio ambientale italiano a ritmi preoccupanti. Secondo dati raccolti da Legambiente a fine luglio erano già andati in fumo quasi 75.000 ettari del nostro Paese. Più di quanto bruciato l'anno scorso.
Grafico temperatura media globale a luglio dal 1880 ad oggi. Fonte: NOAA
Le cause sono note e la “sorpresa” di troppi pare fuori luogo: azioni criminali (della criminalità organizzata o di singoli, per gesti di pura follia o di meditato calcolo) e dissesto del territorio con una manutenzione dei suoli, delle foreste e del patrimonio naturale in genere che non è all'altezza di un Paese del G7. Stupisce che in questo contesto non si discuta in modo approfondito degli effetti (ci sono? Non ci sono?) dell'eliminazione del Corpo Forestale dello Stato (adesso Carabinieri Forestali, senza più compiti specifici di lotta agli incendi) che sembrerebbe aver creato vari intoppi al contrasto ai roghi.
C'è tuttavia un terzo elemento, altrettanto prevedibile e previsto, che doveva essere considerato e non lo è stato: il clima è cambiato. L'estate torrida del 2003 ha lasciato in Europa una lunga e tragica scia di morti "in eccesso" (prevalentemente anziani e soggetti debilitati): almeno 80.000 persone in dodici Paesi. Che qualcosa del genere dovesse ricapitare, prima o poi, lo si sapeva. E che quest'anno, dopo un inverno anomalo, ampie fette del Paese fossero in “crisi idrica” era palese, almeno dal mese di aprile. Un chiaro campanello d'allarme per tutti. In particolare per chi ci governa e può e deve intervenire con urgenza per mettere in pratica quanto deciso con l'Accordo di Parigi sul Clima: a cominciare dall'eliminazione dell'uso di combustibili fossili.
Che gli incendi siano associati all'aumento delle temperature è ovvio. È notizia di questi giorni che in Siberia la superficie percorsa da incendi quest'anno ha già superato 1 milione di ettari! Con la spiacevole conseguenza che la fuliggine degli incendi, depositandosi (spinta dai venti) sul ghiaccio ne aumenta il surriscaldamento e quindi la velocità di fusione. La stima è che ogni anno, in tutta la Russia, si perdano 2,5 milioni di ettari di foreste.
E quest'anno, per la prima volta in assoluto, sono segnalati incendi perfino in Groenlandia (forse, causati da incauti turisti) dove sono andati in fumo 1250 ettari a soli 50 km dal fronte di un ghiacciaio. A 150 km dal Circolo Polare Artico. In un Pianeta che non è più lo stesso.

giovedì 6 luglio 2017

Ad Ancona ultima tappa #NoPlastic tour

La Rainbow Warrior, nave ammiraglia di Greenpeace, sta arrivando ad Ancona per l’ultima tappa del tour "Meno plastica, più Mediterraneo", dopo quelle di Genova e Pozzuoli.
Abbiamo in programma laboratori didattici sull’invasione della plastica negli oceani, la scoperta di una nave ammiraglia e… anche qualche bellissima sorpresa!
I nostri volontari vi aspettano sabato 8 luglio e domenica 9 luglio alla Banchina 1 del Porto di Ancona.




OPEN BOAT
Sabato 8 luglio: dalle 14.30 alle 18.00
Domenica 9 luglio: dalle 10.00 alle 16.00

INGRESSO GRATUITO, ADATTO AI BAMBINI.

giovedì 22 giugno 2017

Rainbow Warrior in Italia!

Continua il tour in Europa meridionale della Rainbow Warrior. La nave arriverà oggi in Italia, nel porto di Genova. Successivamente toccherà Croazia, Grecia, per concludersi sulle coste bulgare del mar Nero.
Nel Mediterraneo circa il 96% dei rifiuti galleggianti è composto da plastica. Un problema che purtroppo non interessa solo la superficie del Mare Nostrum, dato che rifiuti in plastica sono stati ritrovati anche a più di 3 km di profondità.
I livelli di accumulo di questo materiale nel Mediterraneo sono comparabili a quelli delle aree tropicali conosciute come “zuppe di plastica”.
Per questo Greenpeace invita tutti a firmare una petizione rivolta ai governi europei, affinché si impegnino per la graduale eliminazione dei prodotti usa e getta in plastica, come bicchieri, posate e buste.
Secondo alcune stime, ogni anno a livello globale dalle 192 nazioni costiere del Pianeta finiscono negli oceani tra i 4,8 e 12,7 milioni di tonnellate di plastica. Tutto ciò è semplicemente inaccettabile. Riciclare non basta a risolvere il problema dell’inquinamento da plastica, i governi dovrebbero prima di tutto dare priorità alla prevenzione del problema alla fonte, ad esempio riducendo gli imballaggi e i prodotti monouso, per poi puntare sul riutilizzo e infine sul riciclo.


La nave Rainbow Warrior di Greenpeace sarà in Italia fino al 9 luglio. Il tour partirà appunto oggi da Genova, toccherà la Campania e si concluderà in Adriatico. Tanti gli eventi e le attività di informazione per i cittadini, organizzati con la collaborazione scientifica dell’Istituto di Scienze Marine del CNR di Genova, la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e l’Università Politecnica delle Marche.

lunedì 12 giugno 2017

#OurVoicesAreVital

Dal Giappone alla Finlandia, dal Messico all'Italia, i volontari di Greenpeace stanno mandando un messaggio importante a Resolute Forest Products: #OurVoicesAreVital!
Resolute Forest Products, a suon di cause legali milionarie sta cercando di zittire Greenpeace e altre organizzazioni che combattono per la difesa della Foresta Boreale. In gioco non c’è solo il futuro della corona verde del nostro Pianeta, ma il diritto di Greenpeace e di altre Organizzazioni della Società Civile di esporre crimini ambientali e chiedere ai responsabili di renderne conto!

ENTRA IN AZIONE ANCHE TU! ➡ http://act.gp/2rlWz9S

mercoledì 17 maggio 2017

Mobilitazione Api

Lo scorso sabato 13 maggio, indossando dei costumi da ape, i nostri volontari hanno inscenato le api costrette a lasciare il loro habitat naturale per colpa dei pesticidi che mettono a rischio la loro sopravvivenza.
I volontari hanno organizzato attività di sensibilizzazione in 21 città italiane, compresa Bari, per chiedere il bando dei pesticidi dannosi per api, e investimenti in pratiche agricole sostenibili. Indossando dei costumi da ape, e inscenando la fuga delle api a causa dei pesticidi dannosi che distruggono il loro habitat naturale, abbiamo voluto richiamare l’attenzione su un problema che riguarda anche tutti noi: senza api, non c’è cibo e non c’è futuro!
Il 17 e 18 maggio prossimi l’Italia e gli altri Paesi dell’Unione europea discuteranno la messa al bando definitiva di tre insetticidi neonicotinoidi: imidacloprid e clothianidin della Bayer, e thiamethoxam della Syngenta.
Nel 2013 l'Unione europea ha limitato sia gli usi di imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam, a causa del rischio elevato per le api, sia il trattamento delle sementi di mais, girasole, colza e cereali primaverili e l’irrorazione di una buona parte delle colture attrattive per le api, prima e durante la fioritura.
Tuttavia molti impieghi sono ancora autorizzati. Da allora, sono emerse sempre maggiori evidenze scientifiche sui danni che queste sostanze causano alle api ma anche a molte altre specie, tra cui farfalle, uccelli e insetti acquatici.
Chiediamo al ministro Martina di vietare i pesticidi più dannosi per api e impollinatori! E con noi lo chiedono più di centomila persone che hanno già firmato il nostro appello.
Continueremo questa battaglia fino a che queste sostanze non saranno completamente bandite.

FIRMA ORA! 


lunedì 15 maggio 2017

7? No, 7 miliardi!


Lo scorso 11 maggio si è tenuto a Bari l'evento "7? No, 7 miliardi!", organizzato presso l'aula magna del Politecnico di Bari da varie associazioni umanitarie e ambientaliste, come .Emergency, Amnesty, Migrantes, Caritas, CNCA e la stessa Greenpeace
L'iniziativa, contestuale al G7 Finanza tenutosi nella città di Bari dall'11 al 13 maggio, alla quale ha partecipato anche Banca Etica, è stata divisa in tre parti principali.
Nella prima, dopo una breve presentazione dell'evento e delle associazioni partecipanti, ha visto un lungo e articolato intervento di padre Alex Zanotelli, che ha parlato alle circa 200 persone presenti di tematiche inerenti le diseguaglianze arrecate nel nostro Pianeta dall'attuale sistema della finanza mondiale, che sta intaccando sempre più i diritti, ma anche interi ecosistemi, danneggiano non solo le persone, ma anche la Natura e gli esseri viventi. Quindi non solo diritti civili, salute, diseguaglianze, ma anche tutela ambientale e finanza etica. 
Tantissimi argomenti, intrecciati tra loro e che hanno stimolato il pubblico presente in una serie di ragionamenti e domande per approfondire le varie tematiche, che si sono poi potute ulteriormente sviluppare nei 5 workshop tenuti dalle associazioni in parallelo nella aule antistanti. Quello organizzato da Greenpeace, dal titolo "Conflitti Ambientali", aveva l'obiettivo di stimolare i partecipanti in un ragionamento che partiva dalla definizione di conflitti, per passare poi ad alcuni esempi pratici in ambito di campagne Greenpeace.
Infine tutti i partecipanti ai workshop si sono nuovamente incontrati nell'aula magna per una plenaria di raccordo sulle varie tematiche, condotta dal sociologo Leonardo Palmisano ed inframezzata da tante domande e riflessioni sia del pubblico che dei rappresentati delle associazioni presenti.

Gallery fotografica dell'evento
(link esterno)

martedì 18 aprile 2017

Nuovo contatto Whatsapp

Una grande novità si è aggiunta da alcuni giorni nei nostri canali di comunicazione. A seguito di alcune richieste, abbiamo difatti attivato una linea whatsapp per permettervi di entrare direttamente in contatto con il gruppo locale di Bari. 
Memorizzate il 3891117142 📲 sui vostri dispositivi e contattateci SOLO via whatsapp per informazioni, eventi o richieste inerenti il mondo Greenpeace :)
Non è una linea telefonica per chiamarci, ma un modo rapido per contattare i volontari del Gruppo Locale di Bari, porre dei quesiti e ricevere brevi informazioni direttamente sul vostro cellulare. Non vi sarà mai inviata pubblicità o spam di qualsiasi tipo, ma ci limiteremo a rispondere solo a chi ci dovesse contattare.

giovedì 13 aprile 2017

Concerto dei Litfiba @Bari

Martedì 11 aprile i volontari del gruppo locale di Bari di Greenpeace, sono stati ospiti con un infopoint durante l'unica tappa in Puglia dell'Eutòpia tour dei Litfiba.
Durante il pre concerto abbiamo distribuito materiale informativo delle nostre campagne e delle petizioni attualmente attive ai tantissimi fan della storica rock band presenti nel PalaFlorio.
Subito dopo il concerto abbiamo incontrato Ghigo e Piero Pelù, che già hanno sostenuto le campagne di Greenpeace, come ad esempio lo scorso anno nell'ambito del referendum contro le trivelle (https://youtu.be/STNm79jWhgU), per ringraziarli nell'averci osptitati durante il loro evento e per chiedergli di unirsi nuovamente a Greenpeace per un futuro al 100% rinnovabile!

Oltre ai Litfiba ringraziamo Valentina e lo staff della band, che ci ha supportato pazientemente nella preparazione dell'evento.

Gallery foto su Facebook

venerdì 24 marzo 2017

Proiezione docufilm Racing Extinction


Martedì 21 marzo è stato proiettato, per la seconda volta in Italia, il documentario "RACING EXCTINCTION" presso l'AncheCinema Royal a Bari. Organizzatori della serata i volontari dell'associaizone Greenrope di Bari, con i quali già in passato abbiamo collaborato per altre interessanti iniziative pubbliche.
Attraverso questo documentario, la Oceanic preservation Society (OPS) ed il regista premio Oscar Louie Psihoyos, mostrano il mondo nascosto delle specie minacciate e raccontano la sfida per proteggerli contro l'estinzione di massa, trovando il modo per infiltrarsi nei più pericolosi mercati neri di animali rari del mondo e usando strumenti ad alta tecnologia per documentare il legame tra emissioni di carbonio e l'estinzione delle specie. RACING EXCTINCTION mostra immagini mozzafiato, mai viste prima, che cambiano il modo in cui vediamo il mondo.
Ospiti della serata, oltre ai volontari baresi di Greenpeace, sono stati la Jonian Dolphin Conservation di Taranto e il WWF Policoro.
Questo è il nostro album fotografico della serata (link esterno).
Qui sotto potete vedere il trailer del film:

mercoledì 8 marzo 2017

Non c'è pace senza uguaglianza di genere!

L’8 marzo, Giornata Internazionale delle Donne, Greenpeace Italia scenderà in piazza e manifesterà il proprio sostegno alla rete internazionale Non Una di Meno perché: 
  • La maggior parte delle persone che lavorano a Greenpeace, così come buona parte del volontariato e dei nostri attivisti sono donne.
  • Combattiamo ogni giorno per un futuro verde e di pace, impossibile da realizzare senza uguaglianza e giustizia per tutti e tutte.
  • Crediamo che la giustizia ambientale sia indissolubilmente legata alla lotta per la giustizia di genere, e che le donne siano fondamentali per raggiungere entrambe.
  • Ripudiamo la violenza di genere in tutte le sue forme: oppressione, sfruttamento, sessismo, razzismo, omo e transfobia.
  • Condanniamo lo sfruttamento indiscriminato e la reificazione degli esseri viventi in tutte le loro forme: sia nei confronti della natura che delle donne, entrambe non “appartenenti” agli uomini.
  • Riteniamo che la violenza contro le donne non si combatta solo con l’inasprimento delle pene ma con una trasformazione radicale della società.
  • Condividiamo gli otto punti della rete “Non una di meno”:
  1. La risposta alla violenza è l’autonomia delle donne.
  2. Senza effettività dei diritti non c’è giustizia né libertà per le donne.
  3. Sui nostri corpi, sulla nostra salute e sul nostro piacere decidiamo noi.
  4. Se le nostre vite non valgono, scioperiamo!
  5. Vogliamo essere libere di muoverci e di restare. Contro ogni frontiera: permesso, asilo, diritti, cittadinanza e ius soli.
  6. Vogliamo distruggere la cultura della violenza attraverso la formazione.
  7. Vogliamo fare spazio ai femminismi.
  8. Rifiutiamo i linguaggi sessisti e misogini.


lunedì 30 gennaio 2017

L'orso polare alla premiazione delle Olimpiadi di Toritto

Lo scorso 6 Gennaio a Toritto,  paese a pochi chilometri da Bari, sono partite inaspettatamente le Olimpiadi Invernali di Toritto 2017: un evento virale, nato su Facebook, che ha coinvolto in poche ore oltre 27.000 partecipanti e 36.000 interessati. Più di quattromila i post pubblicati, tra foto e video, che hanno visto improbabili atleti olimpici ingegnarsi con sport e discipline di ogni sorta. L’evento olimpico è risultato talmente curioso e straordinario da suscitare l’attenzione di molti media nazionali portando autori e atleti in giro per gli studi televisivi di Sky, Rai, Mediaset e su testate giornalistiche come Repubblica e Il Fatto Quotidiano.

Così gli stessi ideatori di questo evento virtuale, hanno deciso di renderlo per una volta reale, organizzando la Cerimonia di Premiazione, che si è tenuta lo scorso sabato 28 Gennaio proprio a Toritto, che per l’occasione, insieme alle piazze adiacenti, si trasformerà in un vero villaggio olimpico. Sbandieratori, bande, marching band, trampolieri e artisti vari che hanno dato colore alla serata. Non sono mancati eventi sportivi, come tornei di basket e di calcetto. Il tutto col coinvolgimento di stand enogastronomici, espositori e associazioni.
Durante la serata, tra gli altri ospiti si aggirava anche l'orso polare di Greenpeace, presente per testimoniare il periodo drammatico che sta affrontando l'Artico a seguito del riscaldamento globale che negli ultimi anni ha eroso sensibilmente l'estensione del ghiaccio artico, minacciando seriamente il suo fragile ecosistema. Per questo da alcuni anni Greenpeace ha avviato la campagna intitolata Save The Arctic, che chiede l'istituzione di un santuario globale per proteggere l'intero territorio artico.
I volontari del gruppo locale erano presenti con un punto informativo per illustrare le campagna attive di Greenpeace, oltre ad accompagnare l'orso polare tra la gente presente durante l'insolito evento :)

mercoledì 11 gennaio 2017

Un orso polare a Bari?


Un orso polare si aggira in questi giorni per i paesi del barese, coperti dalla neve. E' stato fotografato mentre trascina uno slittino, saluta i vigili urbani e i soccorritori, alle prese con neve e gelo. L'insolito ospite per i nostri territori è il testimonial della campagna 'Save the Arctic' di Greenpeace. Non a caso in giro per la Puglia nei giorni del grande freddo.
E' il nostro modo come sempre creativo per attrarre l'attenzione dei media e della gente sui cambiamenti climatici, perché lo scioglimento dei ghiacciai artici condizionano tutto il Pianeta. L'Artico infatti è stato soprannominato "il frigorifero del mondo", visto il ruolo che ricopre nella regolazione del clima globale. Il ghiaccio riflette la luce, mentre l'oscuro Oceano Artico la assorbe. Se il ghiaccio si fonde, una superficie più ampia di Oceano Artico è esposta e quindi una maggior quantità di luce solare viene assorbita. Questo contribuisce ad aumentare il riscaldamento globale, che a sua volta causa la fusione dei ghiacci. Un circolo vizioso, una situazione in cui le conseguenze del riscaldamento ne diventano anche le cause.
I ghiacci sorreggono l'intero ecosistema marino dell'Artico e più si ritirano e si assottigliano, maggiori sono le ripercussioni per le popolazioni locali e le specie animali. Oltre all'effetto dei cambiamenti climatici, bisogna considerare l'inquinamento dell'aria e dell'acqua, la pesca industriale, i livelli crescenti delle radiazioni ultraviolette, l'alterazione dell'habitat e l'inquinamento dovuti all'estrazione di risorse. La somma di questi fattori minaccia ancora di più il fragile ecosistema artico.
Oggi l'Artico è in pericolo come mai prima: negli ultimi 30 anni ha perso più di tre quarti del volume dei ghiacci. Si registrano record negativi uno dopo l'altro. Basta solo osservare la linea rossa in questo grafico per capire quanto sia grave la situazione e quanto rapidamente si stia riducendo l'estensione dei ghiacci artici solo nell'ultimo anno!


Maggiori dettagli sulla nostra campagna potete trovarli sul sito di Greenpeacehttp://www.greenpeace.org/italy/it/campagne/Salviamo-il-clima/Save-The-Arctic/

Vi segnaliamo inoltre un interessante articolo di Luca Mercalli in merito ai fenomeni anomali come quello di questi giorni in Puglia, ormai sempre più frequenti proprio per colpa dei cambiamenti climatici legati al riscaldamento globale: http://bit.ly/MercalliNeveSud