I volontari faranno attività di informazione e sensibilizzazione invitando le persone a scattarsi una foto per chiedere ai leader del Pianeta di concludere un accordo ambizioso, giusto e legalmente vincolante che garantisca un futuro di pace al Pianeta.
I cambiamenti climatici e la pace nel mondo sono due facce della stessa medaglia. Se i leader del mondo non agiranno adesso per ridurre i gas serra, il Pianeta andrà incontro a estinzioni di massa di specie animali e vegetali, migrazioni di massa e carestie, una bomba destabilizzante per la pace nel mondo. Non è troppo tardi per evitare questo, ma le decisioni devono essere prese adesso.
Molti Paesi emergenti – come Cina, India, Brasile, Sud Africa, Indonesia - hanno annunciato impegni concreti per ridurre la crescita delle proprie emissioni di gas serra. Per sbloccare i negoziati di Copenhagen è ora necessario che i Paesi industrializzati facciano la loro parte impegnandosi a ridurre le emissioni nel breve periodo e a fornire le risorse economiche che i Paesi in via di sviluppo chiedono a gran voce.
Mai come ora il mondo si sta mobilitando per chiedere di salvare il Pianeta dai cambiamenti climatici. È ora responsabilità dei capi di Stato non mandare in fumo questa occasione.
Le questioni cruciali sul tavolo dei negoziati di Copenhagen rimangono ancora aperte. Per sbloccare la situazione occorre che i Paesi industrializzati si impegnino a ridurre le proprie emissioni di gas serra del 40% al 2020, e a garantire risorse finanziarie pari a 110 miliardi di euro all’anno per fronteggiare i cambiamenti climatici nei Paesi in via di sviluppo.
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