Greenpeace Italia

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giovedì 13 ottobre 2016

A bordo della Rainbow Warrior

Non vi parlerò di questa esperienza raccontando cosa è successo o quali sono stati i miei compiti. Per quello bastano poche parole.
Voglio parlare delle persone.
Ho conosciuto tutti, o meglio, tutti, chi più chi meno, si sono fatti conoscere. Perché non deve essere facile lasciare entrare chiunque nella propria casa, nella propria quotidianità. Devi bussare, devi chiedere il permesso. Non un permesso cartaceo, non verbale. Un permesso emotivo. Quando ti viene concesso, lo capisci. Ognuno ha i suoi equilibri, i suoi modi di fare, la sua storia. E in una convivenza, per quanto breve possa essere, tutto viene allo scoperto. E' come leggere quindici libri tutti insieme, di quindici autori diversi. Non puoi che uscirne arricchito, ispirato, motivato a continuare a scrivere il tuo proprio libro.

Dell'ingranaggio.
Ognuno è un pezzo fondamentale per farlo funzionare. Non c'è una persona più necessaria di un'altra, non c'è un ordine gerarchico, non c'è una piramide. C'è un cerchio, senza inizio e senza fine, continuo. Ognuno compie il proprio lavoro da quando sorge il sole a quando tramonta, alcuni continuano anche durante la notte. C'è sempre un paio di occhi in allerta. L'ingranaggio non si ferma mai.


Della nave.
E' un micromondo a sé stante che cerca di essere il più coerente possibile con le idee delle persone e dell'ingranaggio che lo compongono. Una casa per chi ci vive e a
nche per chi, come me, ci è stato solo di passaggio. Ci ho vissuto intensamente, per cinque giorni, totalmente fuori dal resto. Il mare e il cielo intorno non sono quelli che siamo abituati a vedere. E' totalmente diversa la percezione che si ha di essi. Immensi.


Del viaggio.
Da Monopoli a Catania, le giornate sono passate senza rendermene conto. L'intensità del vento, l'oscurità della notte, l'inclinazione della nave, i profumi della cucina, la continuità del lavoro, il tremolio delle stelle, il movimento del mare, la voglia di conoscere, il diverso linguaggio, i medesimi ideali. Sono solo alcune delle cose che mi hanno accompagnato giorno per giorno e che hanno scavato nella mia memoria un posto indelebile per questa breve storia, e nella mia mente la certezza che sia stata solo la prima di una lunga serie di altre da raccontare.

Sara, volontaria di Greenpeace Gruppo Locale di Bari, a bordo della Rainbow Warrior III


Per approfondimenti sulla campagna #AccendiamoIlSole,puoi visitare il sito: www.accendiamoilsole.it


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